È meglio lavare piatti a mano o con la lavastoviglie? Il dibattito puntualmente fa capolino e viene affrontato da diverse prospettive, dall’efficacia del lavaggio fino a concentrarsi soprattutto su risparmi e consumi. Un tempo si riteneva che i consumi di acqua corrente per lavare i piatti a mano fossero nettamente inferiori rispetto a quelli della lavastoviglie, e forse era vero con le prime macchine. Oggi invece molte ricerche dimostrano che l’assunto va rovesciato, mediamente si consuma molta meno acqua con la lavastoviglie, a cui ovviamente vanno però aggiunti anche i consumi di energia elettrica. E allora cosa è meglio? Cerchiamo di analizzare maggiormente in dettaglio la questione.
Consumi di acqua a confronto
La media attuale del consumo di una lavastoviglie oggi è fissata in circa 10 litri, senza considerare che esistono oramai praticamente in tutti i modelli cicli di lavaggio Eco, che permettono di risparmiare tanto sui consumi di acqua che in quelli di energia elettrica, rispettando l’ambiente.
Secondo invece una ricerca effettuata dall’Università di Bonn, chi lava i piatti a mano in media utilizza 49 litri di acqua. Magari lavare i piatti a mano può risultare ancora conveniente per un giovane single che non mangia spesso a casa, per cui l’acquisto di una lavastoviglie può risultare poco conveniente anche per ottimizzare i costi di investimento iniziali: ma già per una coppia, per non parlare di una famiglia più numerosa, dal punto di vista dei consumi, oltre che per la comodità, trionfa l’utilizzo della lavastoviglie.
Vantaggi della lavastoviglie
Gli attuali elettrodomestici riescono a ottenere performance di lavaggio impensabili rispetto a un tempo, consumando molta meno energia di quanto ne venisse richiesta allora. Vediamo allora quali sono i vantaggi della lavastoviglie rispetto al lavaggio a mano:
- Massimo comfort di utilizzo
- Risparmio di tempo
- Lavaggio e asciugatura efficaci
- Basso impatto di rumore
- Risparmio energetico e minori consumi in bolletta
- Rispetto per l’ambiente
Ovviamente per ottenere il meglio della lavastoviglie bisogna anche acquistare il meglio, il che non vuol dire spendere per forza una fortuna. Infatti basta semplicemente scegliere modelli appartenenti alle classi energetiche superiori a A+ per riscontrare le qualità sopra indicate: in particolare le lavastoviglie di classe A++ o A+++ consumano in media 7 litri d’acqua per un ciclo di lavaggio, e circa il 30 per cento in meno dell’energia utilizzata rispetto alla classe A.
Gli errori da evitare
Oltre che acquistare un modello di lavastoviglie compreso nel range tale da garantire la piena efficienza energetica, bisogna anche evitare determinati errori in modo da sfruttare al massimo le qualità dell’apparecchio senza sprecare energia inutilmente. Ecco alcuni degli sbagli più comuni commessi quando si utilizza una lavastoviglie:
- Prelavaggio a mano con acqua calda
- Utilizzare detersivi fai-da-te invece di quelli commercializzati
- Non pulire periodicamente il filtro
- Non usare sale o brillantante
- Mancato controllo durezza dell’acqua
Si consiglia di usare per lo più il lavaggio normale oppure quello con la funzione Eco, che è più rapida ed ecologica/economica appunto, dopo aver rimosso semplicemente i resti di cibo dalle stoviglie senza lavarli, in modo da evitare di intasare il filtro. Il lavaggio lungo a 70 gradi invece andrebbe usato solo ogni tanto, in presenza di molte stoviglie con sporco resistente, difficile da eliminare altrimenti.
Le lavastoviglie in commercio inoltre sono state progettate e create per funzionare al meglio con i detersivi che si trovano abitualmente in commercio, evitare quindi di usare rimedi caserecci come aceto o limone o altri prodotti fatti in casa in sostituzione di brillantante o detersivo. Diverso invece è mettere un po’ di limone o aceto sulle stoviglie per combattere i cattivi odori, ma senza per questo sostituire i detersivi standard, poiché eventuali detersivi fai-da-te potrebbero compromettere la riuscita del lavaggio e il funzionamento della lavastoviglie.
Consigli di utilizzo
Ecco una serie di consigli invece per utilizzare al meglio la nostra lavastoviglie per ottenere il massimo dal punto di vista delle performance in relazione a un minore consumo di acqua ed energia.
- Usare la lavastoviglie a pieno carico
- Accatastare in maniera sempre ordinata le stoviglie
- Mantenere sempre puliti filtri e ugelli
- Impostare la corretta durezza dell’acqua
- Non dimenticare mai il sale
La lavastoviglie in genere è dotata di un addolcitore, con il quale viene ridotta la durezza dell’acqua e così si evita la formazione di calcare, che depositandosi sulle resistenze elettriche e sulle parti meccaniche finiscono per alterare il buon funzionamento dell’apparecchio, oltre che incidere negativamente usi consumi in bolletta.
Come lavare i piatti a mano
Alcuni consigli invece per lavare a mano le stoviglie correttamente, sprecando meno acqua possibile e ottenendo la massima efficacia di lavaggio. Il primo consiglio è di insaponare tutte le stoviglie intingendo la spugna in una bacinella o tappando il lavandino ricolmo d’acqua, in modo da ridurre lo spreco di acqua corrente, che deve essere utilizzata solo per il risciacquo: in questo modo si utilizzerà solo un terzo dell’acqua che invece solitamente viene usata per il lavaggio a mano. Ribadiamo comunque che è sempre preferibile il lavaggio in lavastoviglie, mentre il lavaggio a mano è da privilegiare solo quando si è da soli e si hanno poche stoviglie sporche da affrontare.