Trascorrere il tempo in cucina a preparare deliziosi piatti per la propria famiglia o per i propri amici è una cosa che piace veramente a molti. Tuttavia l’ entusiasmo svanisce quando il pranzo o la cena si sono consumati e restano solo i piatti da lavare: c’è chi ritiene che sia una tra le faccende casalinghe più noiose da compiere, ecco perché a risollevare il problema ci pensa la lavastoviglie.
Se inizialmente veniva considerata un bene di lusso, oggi esistono modelli di questo elettrodomestico alla portata di tutti. Soprattutto non sono più un’ esclusiva di ristoranti e alberghi: sempre più utenti le vogliono nelle loro case e il mercato di elettrodomestici li ha accontentati.
Vediamo insieme in questo articolo quali considerazioni occorre fare prima di acquistare una lavastoviglie e quali sono le tipologie più vendute.
Cosa bisogna valutare
Prima di recarsi presso un negozio di elettrodomestici e acquistare una lavastoviglie per la propria cucina, occorre valutare bene alcuni fattori.
Il primo ragionamento da fare è quello di scegliere un prodotto che sia adatto e proporzionato nelle prestazioni al numero dei componenti della famiglia che la installerà. Se la vostra è una famiglia numerosa e di conseguenza ci sono molte stoviglie da lavare a fine giornata, è bene scegliere un modello che possa sostenere un carico pieno senza consumare energia in modo eccessivo.
Al contrario se il vostro nucleo è composto da poche persone o siete single, è consigliato l’acquisto di lavastoviglie apposite che ospitano all’ incirca 5/6 coperti e non lavorano dunque a vuoto sprecando acqua. Un secondo ragionamento da fare in vista di un acquisto di questo tipo, è il consumo energetico effettivo che una lavastoviglie implica e quindi il rincaro sulla bolletta da pagare.
A partire dal 1998 per ovviare a questa problematica sono state introdotte le etichettature con le classi energetiche da conoscere e che erano obbligatorie da esporre su frigoriferi e congelatori; queste erano le classi G, F, E, D, C, B e A.
Negli ultimi anni sono state introdotte altre due classi per definire il consumo energetico e sono la classe A+ e la A++. Queste sono state ideate per rispondere all’esigenza sempre più imponente di possedere in casa degli elettrodomestici eco-efficienti.
Nel 2010 l’ etichettatura è stata estesa a tutti i prodotti che consumano energia e la nuova classe è stata definita A+++. Fortunatamente oggi sono disponibili in commercio moltissimi elettrodomestici competitivi da questo punto di vista e quindi resta solo l’ imbarazzo della scelta.
Possedere una valida lavastoviglie che sia anche eco-efficiente è possibile e accontenta non solo chi non vuole lavare i piatti a fine serata, ma anche chi non vuole spendere una fortuna per la bolletta dell’ energia elettrica.
Tipologie di lavastoviglie
Quando si sceglie di acquistare un elettrodomestico come la lavastoviglie, la prima cosa da fare è capire quali sono le dimensioni effettive che essa deve avere per non essere di ingombro nella vostra cucina. Dicevamo già in precedenza che sono disponibili in commercio, sia online che nei negozi, delle lavastoviglie adatte sia alle esigenze delle famiglie numerose sia ai nuclei più ristretti.
Nel primo caso questo elettrodomestico può arrivare a misurare 80x60x60 cm e quindi lavare anche dodici coperti. Nel secondo caso invece è possibile acquistare una lavastoviglie che misuri appena 45 cm di altezza; infine se lo spazio che avete a disposizione è davvero irrisorio, esistono le cosiddette lavastoviglie slim che fanno proprio al caso vostro e non sono per nulla ingombranti.
Passiamo ora a definire meglio le varie tipologie soffermandoci in particolare su due di esse: la lavastoviglie a incasso e quella free standing.
Modelli a incasso
La cosa principale da fare quando si parla di una lavastoviglie appartenente a questa categoria è fare subito due distinzioni: occorre specificare che esistono lavastoviglie a incasso che possono essere integrate e quelle che invece sono completamente integrate.
Nel caso in cui vogliate scegliere una lavastoviglie che appartiene al primo modello, sappiate che ciò che la caratterizza è la possibilità di essere inserita all’interno di un mobile della cucina avendo lo sportello a vista. Tutti i pulsanti con i vari comandi sono posti sul davanti e quindi oltre ad essere visibili sono anche di facile utilizzo.
Se invece volete optare per una lavastoviglie completamente integrata, essa ha una struttura completamente a scomparsa perché è sempre inserita in un mobile ma sulla parte anteriore viene montato un pannello che è identico al resto del mobilio e quindi non vi accorgerete nemmeno della sua presenza. I tasti in questo caso sono posti sul bordo superiore dello sportello e non sono a vista.
Modelli free standing
Questa seconda tipologia definita anche “a libera installazione“, è caratterizzata dall’aspetto esterno che ha un’ estetica totalmente diversa rispetto al primo modello che abbiamo descritto.
Innanzitutto è chiamata così perché non si inserisce nel vano di un mobile ma resta appoggiata sul pavimento: grazie a tale caratteristica può essere posizionata ovunque, occorre soltanto l’ allaccio al rubinetto dell’ acqua e agli scarichi. Le altre caratteristiche sono pressappoco come quelle della lavastoviglie a incasso: è possibile acquistare un modello che non consumi troppa energia e che dunque faccia risparmiare.
Per quanto riguarda la selezione dei programmi da attivare, ci sono sia quelli brevi, sia a lunga durata. Logicamente la scelta tra le due opzioni va a incidere sul consumo di questo elettrodomestico; tuttavia conviene sempre fare i vari lavaggi durante le ore serali in modo da consumare meno e risparmiare economicamente.
Costi
A conclusione del nostro articolo vogliamo infine parlare della spesa effettiva da affrontare quando si decide di acquistare una lavastoviglie. Sia che so tratti del modello a incasso, sia di quello free standing, sono disponibili in commercio ottimi prodotti su varie fasce di prezzo. Abbiamo spiegato già che la scelta va fatta in base alle proprie esigenze e in base al tipo di utilizzo necessario.
Tutti i più grandi marchi di elettrodomestici producono modelli di lavastoviglie e i prezzi sono davvero competitivi; chiaramente molto varia poi anche da marca a marca. Per acquistare una buona lavastoviglie a incasso generalmente si possono spendere dai 200 ai 500 €; per la free standing vale un po’ lo stesso discorso ma solitamente un modello buono si acquista spendendo intorno ai 300 €.