Quale lavastoviglie asciuga meglio? La fase di asciugatura viene spesso sottovalutata, considerando anche l’impatto che ha sui consumi elettrici. Non a caso spesso per risparmiare viene consigliato di lasciare aperto l’apparecchio per qualche minuto a fine ciclo di lavaggio per un’asciugatura “naturale” che elimini l’umidità dalle stoviglie evitando di azionare il programma apposito. Ma nelle lavastoviglie di classe A e superiori di ultima generazione la fase di asciugatura riesce a coniugare perfettamente efficacia nell’azione con consumi ridotti nel tempo: vediamo allora come funziona l’asciugatura e quale modello scegliere in base al tipo di tecnologia applicata che assicura in tal senso il top a livello di performance.
Come funziona l’asciugatura nella lavastoviglie?
Una volta selezionato il programma di lavaggio, al termine della durata prevista entra in azione la fase di asciugatura delle stoviglie, che solitamente presenta due tipi di approcci divergenti dal punto di vista tecnologico:
- La temperatura dell’aria nella vasca interna viene riscaldata da una resistenza apposita che avvia l’asciugatura
- In altri modelli invece viene azionata una ventola che elimina l’aria umida depositata sulle stoviglie
Tuttavia avendo possibilità di scelta, il metodo migliore per procedere all’asciugatura delle stoviglie è affidarsi a machine che utilizzano la zeolite: cerchiamo di capire di cosa si tratta nel capitolo successivo.
Lavastoviglie a zeolite
“Pietra che scotta”: questo è il significato etimologico di zeolite. Si tratta di un minerale microporoso composto da silicio e alluminio per lo più, scoperto nel XVIII secolo da uno studioso scandinavo. Questo minerale infatti una volta bagnato emette del vapore, intrappolando le particelle d’acqua nei suoi pori, trasformando la loro energia in calore.
Sulla scorta delle virtù di tale minerale i ricercatori hanno ricreato una zeolite sintetica dalle caratteristiche del tutto identiche a quella naturale, evitando però di avere un impatto ambientale negativo estraendola. La zeolite viene collocata nell’apparecchio sotto la vasca entrando in azione al momento dell’asciugatura, e ha una durata record di vita di circa 300 anni, per cui una volta acquistata una lavastoviglie con zeolite non si avrà il problema eventuale di dover procedere alla sua sostituzione.
Il ruolo del brillantante
Indipendentemente dal tipo di modello prescelto, nella lavastoviglie svolge un ruolo determinante il brillantante in fase di asciugatura. Per questo motivo è molto importante controllare l’indicatore sul display: nel caso in cui la spia sia accesa è necessario provvedere al rabbocco del contenitore del brillantante. Questa sostanza
ha la funzione di far scivolare l’acqua dalla superfici delle stoviglie presenti all’interno della macchina, per cui contribuisce a eliminare buona parte dell’acqua che inevitabilmente è depositata sulle stoviglie, e allo stesso tempo agevola l’evaporazione di quella residua.
Consigli per una buona asciugatura
Una volta comunque individuata quale lavastoviglie asciuga meglio, è necessario seguire pochi ma necessari accorgimenti per favorire al meglio il processo:
- Non aprire subito la lavastoviglie al termine del ciclo di lavaggio per evitare la fuoriuscita di vapore
- Posizionare le stoviglie in maniera corretta per facilitare l’azione drenante
- Alcuni materiali come quelli antiaderenti consentono un’evaporazione inferiore, un aspetto da tenere presente
- In caso di scarsa asciugatura regolare il selettore del brillantante su una quantità maggiore
Seguendo tali accorgimenti dovrebbero risolversi eventuali problematiche legate a un’asciugatura insufficiente. In ogni caso scegliendo un modello di lavastoviglie di classe da A a A+++ si avrà la certezza di avere a che fare con un elettrodomestico di ultima generazione, eccellente sotto il profilo delle performance come nel risparmio nel medio e lungo periodo sui consumi elettrici ed idrici in bolletta. E pertanto anche il processo di asciugatura sarà quanto di meglio disponibile sul mercato.