Con questo approfondimento vogliamo spiegare come pulire la lavastoviglie, un momento della manutenzione della macchina che non deve affatto essere sottovalutato. Sgomberiamo infatti il campo da un falso mito secondo cui le moderne lavastoviglie si puliscono da sole: non esiste elettrodomestico che sia in grado davvero di farlo, per quanto venga pubblicizzato, ed è necessario fare da noi periodicamente l’operazione, in poche semplici mosse. Se la componente essenziale per mantenere integra l’efficienza dell’apparecchio è la pulizia del filtro, che dovrebbe avvenire almeno una volta alla settimana, anche il resto della lavastoviglie necessita di attenzioni per eliminare calcare e cattivi odori che possono inficiare le prestazioni dell’elettrodomestico.
La fase di prevenzione
In una lavastoviglie le performance vengono garantite nel momento in cui si permette alla macchina di operare sempre al meglio attraverso la prevenzione e la manutenzione. Bastano in questo senso pochi semplici accorgimenti,
come ad esempio eliminare i grossi residui di cibo prima di infilare le stoviglie nel cestello poiché a lungo andare finiranno con intasare il filtro facendo perdere in efficacia il ciclo di lavaggio. La prevenzione si esplica anche attraverso un periodico lavaggio a vuoto che permette alla macchina di pulirsi e in un certo senso di rigenerarsi, utilizzando materiali naturali oppure prodotti specifici consigliati in genere dalla stessa casa produttrice della lavastoviglie.
Rimedi naturali o detergenti?
Cosa scegliere per pulire la lavastoviglie? C’è chi propone rimedi naturali e chi invece preferisce affidarsi a detergenti in commercio, l’importante è che questi ultimi non risultino eccessivamente aggressivi e con un numero di additivi chimici sostenibile dal punto di vista ambientale, ossia che non inquinino troppo. Nel complesso possiamo scegliere tra:
- Detersivi anticalcare
- Disinfettanti
- Aceto
- Bicarbonato di sodio
Per pulire con aceto bianco o bicarbonato di sodio, due soluzioni naturali ed economiche, basta fare un ciclo di lavaggio a vuoto con un litro di uno o 50 grammi dell’altro durante la fase di risciacquo. Il procedimento è consigliato non solo per eliminare i cattivi odori ma anche per pulire la macchina dopo lunghi periodi di inutilizzo, ad esempio di ritorno da un periodo di vacanza.
Pulire le guarnizioni
I cattivi odori di una lavastoviglie possono essere originati semplicemente dal cibo consumato durante il pasto, come uova o pesce, per cui le soluzioni indicate in precedenza se usate durante il ciclo di lavaggio delle stoviglie aiutano a eliminare gli afrori. Ma in altri casi
l’origine è da ricercare nei resti di alimenti che nel tempo si sono sedimentati nelle guarnizioni, nel filtro e nello scolo, per cui bisognerebbe smontare le componenti e provvedere a pulire manualmente asportando lo sporco accumulato con le soluzioni indicate. In questi frangenti più complessi è consigliato l’uso di prodotti sgrassanti e decalcificanti specifici, che aiutano a pulire le componenti più interne e delicate della macchina in maniera efficace.
Conclusioni
Pulire la lavastoviglie è un’operazione che può rivelarsi estremamente semplice se eseguiamo la più basilare prevenzione nel corso del tempo, evitando che grasso, calcare e resti di cibo si accumulino non solo sul filtro ma su tutte le guarnizioni e le componenti interne dell’apparecchio. Con i rimedi naturali è possibile risparmiare economicamente e contribuire al benessere ecologico, ma talora è consigliabile usare detergenti specifici che sono in grado di rimuovere con maggiore efficacia uno sporco accumulatosi nel tempo. Eseguendo correttamente le fasi di prevenzione e pulizia, garantiremo lunga vita alla nostra lavastoviglie a dispetto di calcare, ostruzioni di cibo e cattivi odori, che sono i “nemici” naturali della lavastoviglie pregiudicandone appunto l’efficacia delle prestazioni di lavaggio.





