Quanto consuma una lavastoviglie? Un interrogativo che ognuno di noi si pone quando arrivano le bollette da pagare. Indubbiamente gli elettrodomestici hanno migliorato la nostra vita, ma il costo non è indifferente: secondo alcuni dati statistici il consumo energetico della lavastoviglie rappresenta il 5 per cento dell’intera bolletta dell’energia, a cui bisogna aggiungere i consumi di acqua. Data la necessità di risparmiare, anche per ragioni strettamente legate alla tutela dell’ambiente, sono oggi le stesse aziende produttrici ad ideare delle modalità di economiche che inducono al risparmio, facendo in modo che comunque sia più conveniente usare la lavastoviglie piuttosto che lavare a mano, soprattutto per una famiglia tipo di 3-4 persone.
Quali sono i consumi di una lavastoviglie
Quando decidiamo di acquistare una lavastoviglie, oltre naturalmente alle spese di investimento dobbiamo tenere presente i consumi dell’apparecchio, che riguardano:
- Consumo elettrico
- Consumo di acqua
L’elemento fondamentale che influenza i consumi è la potenza della lavastoviglie, che nell’etichettatura viene espressa in Watt (W) o Kilowatt (KW): il calcolo è semplice, ovvero
Potenza della lavastoviglie x numero di ore in cui è rimasta accesa = consumi in W o in KW
Tuttavia la lavastoviglie non funziona sempre alla massima potenza, ma dipende anche dalla fase del ciclo di lavaggio: il consumo è importante soprattutto nella fase iniziale, per riscaldare l’acqua, mentre a pieno regime la macchina richiede minore potenza. Vediamo in dettaglio come incidono queste due tipologie di consumo in bolletta.
Il consumo elettrico
Molto importante nel consumo elettrico della lavastoviglie è la classe energetica di appartenenza: gli apparecchi di ultima generazione sono pensati appositamente per ridurre i consumi in bolletta, e vengono denominati con indicazione classe A+, A++ e A+++, garantendo la migliore efficienza energetica. Pertanto
scegliere una lavastoviglie appartenente a una classe energetica elevata è determinante per risparmiare sui consumi energetici, inoltre tali apparecchi consentono fra le altre cose di programmare cicli di lavaggio brevi e a basse temperature, arrivando persino a garantire un consumo inferiore a 1 Kw/H per lavaggio completo.
Il consumo idrico
Come abbiamo detto il consumo energetico non è il solo in bolletta, ma bisogna tenere presente anche quello di acqua, anch’esso indicato nella scheda tecnica del prodotto per lavaggio o espresso sotto forma di stima annuale. Il consumo idrico dipende dalla
- Capacità di carico
- Sistema tecnologico di erogazione
- Filtraggio
- Programmi di lavaggio
Gli studi scientifici dimostrano che il consumo d’acqua della lavastoviglie mediamente si aggira sui 10-12 litri per carico, e risulta nettamente inferiore a quello richiesto per il lavaggio a mano che, a pari quantità di piatti, può superare anche i 50 litri. Le lavastoviglie di ultima generazione possono scendere addirittura fino ai 6 litri per ciclo, grazie anche a programmi di lavaggio specifici come quello Eco oppure il programma Notte, che riducono il consumo energetico richiesto.
Come risparmiare sui consumi della lavastoviglie
Esistono diversi trucchi per risparmiare sui consumi della lavastoviglie, ottenendo tanto gratificazioni in bolletta ma anche migliorando l’efficienza dell’apparecchio e allo stesso tempo tutelando l’ambiente. Come ottenere tutto ciò? Ecco alcuni suggerimenti degli esperti:
- Evitare il prelavaggio e i cicli lunghi: molto spesso il prelavaggio non è necessario, basta dare una sciacquata alle stoviglie per rimuovere i residui che potrebbero otturare il filtro, riducendo consumi idrici ed elettrici. Per i medesimi motivi, se i piatti non sono particolarmente sporchi, è sempre meglio preferire i cicli brevi ed economici
- Saltare la fase di asciugatura: l’asciugatura spesso è superflua e consuma parecchia energia. Basta semplicemente aprire lo sportello della lavastoviglie, una volta terminata la fase di lavaggio, per ottenere il risultato
- Pulire il filtro periodicamente: il filtro è il cuore dell’elettrodomestico, se si incrosta riduce le performance dell’apparecchio e fa consumare di più. Una volta alla settimana è consigliabile smontare il cestello, per accedere più facilmente al filtro, rimuoverlo e procedere alla sua pulizia. Fare questa operazione sempre dopo aver scollegato la corrente, per sicurezza
- Usare il sale apposito: il sale per lavastoviglie è assai utile contro la formazione di calcare. Bisogna verificare sempre la presenza del sale e rabboccare il suo contenitore regolarmente, evitando l’accumulo di sedimenti che potrebbero ostruire parti importanti della lavastoviglie. Un consumo eccessivo di sale inoltre potrebbe essere il segno di una durezza dell’acqua troppo elevata, ma in genere molti apparecchi moderni hanno incluso un addolcitore, oppure è necessario installarne a monte della rete idrica
- Usare un prodotto specifico per la cura della lavastoviglie: la manutenzione è importante, poiché grasso e calcare possono depositarsi sulle componenti della macchina compromettendone l’efficienza. Una volta al mese è consigliabile usare un additivo specifico in base alla macchina di cui si dispone.
Usando con regolarità programmi adatti per risparmiare, affrontando il calcare sul nascere attraverso costante e regolare pulizia della lavastoviglie, prevenendo tutte le potenziali minacce per il corretto funzionamento dell’elettrodomestico, si arriva ad ottenere un risparmio significativo dei consumi idrici ed energetici in bolletta.