Siamo tutti d’ accordo nell’ammettere che la lavastoviglie sia forse il più grande supporto all’interno di ogni cucina, sia che si tratti di un ambiente casalingo che di uno professionale. Ci aiuta a smaltire tutto il lavoro che fatto da soli sarebbe stancante e noioso ma come funziona internamente? Cosa consente l’attivazione di tutto il processo di pulizia? In questo articolo vogliamo spiegarvi questo e soprattutto soffermarci sul ruolo del pressostato che si rivela fondamentale per il corretto funzionamento di questo elettrodomestico: senza di esso infatti il processo di pulitura non verrebbe ultimato correttamente. Vediamo insieme come.
Cos’è e come funziona il pressostato?
Il pressostato è uno dei componenti della lavastoviglie che si occupa di calcolare la percezione del vuoto all’interno dell’ elettrodomestico per bloccare il flusso dell’ acqua. Prima di passare alla descrizione tecnica di questo strumento occorre precisare che nonostante si chiami così non è esso a occuparsi di misurare la pressione: a far ciò ci pensa il manometro.
Il pressostato è un sensore in grado di rilevare il superamento di un certo livello di pressione; tale processo avviene grazie all’apertura e alla chiusura di un contatto elettrico.
Volendo immaginare la funzionalità del pressostato in azione, dovremmo pensare a una specie di interruttore che si accende o spegne in base al livello raggiunto dall’acqua.Se tale strumento della vostra lavastoviglie non dovesse attivarsi, come conseguenza avrete un malfunzionamento tecnico. La scheda elettronica una volta percepito il guasto lascerà che l’ acqua venga scaricata.
Il problema fondamentale derivato da questo malfunzionamento è che le vostre stoviglie non verranno lavate bene e resterà sempre un po’ di sapone che come sappiamo è parecchio nocivo se viene ingerito. Occorre regolare il pressostato sempre in maniera corretta dunque per evitare sorprese spiacevoli e per avere le stoviglie sempre brillanti, senza aloni di sapone o detersivo.
Struttura
La struttura di un pressostato è abbastanza semplice soprattutto perché si tratta di un dispositivo di piccole dimensioni. Solitamente hanno tutti un’ alimentazione da 220 V con attacco esterno.
Ciò che è davvero importante è la dicitura indicante il valore di pressione minima e massima cui lavora la membrana del pressostato. L’ acqua una volta giunta su questa membrana e esercitando pressione attiva il circuito che si accende o spegne in base al livello raggiunto, da qui si innesca tutto il procedimento.
Questi strumenti sono in genere tutti tarati e quindi in grado di poter gestire solo un determinato livello di pressione. Il pressostato è utilizzato nelle lavatrici e nelle lavastoviglie, la differenza sta in dove viene posizionato perché nelle lavastoviglie si trova nella parte inferiore della vasca, nelle lavatrici no.
Manutenzione
Per garantire sempre una buona funzionalità di questo dispositivo occorre praticare delle rapide pulizie di mantenimento per far si che le impurità non danneggino il pressostato.
Si tratta di qualcosa di estrema facilità per chiunque abbia dimestichezza con queste cose; se non fosse così basta ricorrere ad un assistente del vostro rivenditore di fiducia. Quello che è necessario fare è solo smontare il tutto e pulirlo tramite un cacciavite o un filo di ferro: con un po’ di precisione tutto verrà sistemato come nuovo e non ci saranno difetti durante i lavaggi.
Costi
Il costo per un dispositivo così nuovo e di buona fattura si aggira sui 70 €, tuttavia se avete bisogno di un pressostato a doppio livello il prezzo è di poco superiore, esso infatti sfiora gli 80 €.
Come avete potuto constatare il pressostato è uno strumento davvero importante per il corretto funzionamento della vostra lavastoviglie, quindi ricordate sempre di non trascurarlo e di prestare attenzione alla sua regolare funzionalità.