La lavastoviglie è indubbiamente uno dei più utili elettrodomestici presenti in casa. Si tratta di un prodotto capace di semplificare a tutti la vita. Questa macchina usa il getto d’acqua per lavare pentole, piatti e bicchieri, unitamente al detersivo. Ci sono prodotti specifici per lavastoviglie. L’acqua viene assorbita dalla rete idrica e convogliata all’interno di una vasca. Qui verrà riscaldata tramite una resistenza elettrica. Nel corso della seconda fase di lavaggio una pompa di carico provvederà ad aspirare l’acqua riscaldata per spostarla verso i bracci irroratori. A quel punto l’acqua entrerà in contatto con le stoviglie. Il detersivo si mischierà all’acqua e al sale per disinfettare il tutto. Il sale serve a contrastare ogni forma di incrostazione e a fronteggiare la formazione di calcare. Nella fase finale interverrà anche il brillantante e l’acqua verrà assorbita dalla pompa di scarico che la dirigerà verso le fogne. E’ consigliabile sempre sciacquare le stoviglie prima di caricarle nella lavastoviglie per evitare che i residui di cibo sporchino i filtri e compromettano anche la funzionalità della macchina.
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Diciamoci la verità, tutti quanti siamo abituati a caricare la lavastoviglie senza seguire un criterio vero e proprio. Ognuno a modo suo! Ma in realtà ci sono delle regole da rispettare affinché piatti, bicchieri e pentole possano uscire realmente puliti e brillanti.
I bicchieri vanno collocati nel cestello superiore e a testa in giù in modo tale che non si riempano d’acqua. I calici per il vino e i boccali per la birra vanno messi sempre nello scomparto più alto. I calici con stelo, in alcuni casi, possono essere collocati nel cestello inferiore. Solitamente comunque ci sono dei supporti realizzati proprio per tenere fermi i calici per il vino in modo che non si rompano. Non metteteli mai troppo vicino! I piatti vanno collocati nel cestello inferiore e messi in posizione verticale. I piatti e i vassoi di formato più grande andrebbero messi sul fondo o comunque verso l’esterno del cestello. Ciò per evitare che i bracci irroratori restino bloccati e che dunque il lavaggio non avvenga nel migliore dei modi.
I mestoli e le spatole vanno inseriti nel cestello inferiore: anche loro a testa in giù. Il nostro suggerimento è sempre quello di sciacquare prima le stoviglie per evitare che i residui di cibo si accumulino poi nella lavastoviglie, compromettendone il funzionamento.
Le tazze e le scodelle non vanno messe l’una sopra l’altra in quanto potrebbero poi non lavarsi per bene. Bisogna sempre sistemare ogni stoviglia in modo ordinato. Evitate il sovraccarico se non volete poi finire a rilavare il tutto a mano.
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Non c’è niente da fare, ci sarà sempre qualche oggetto più “antipatico” da caricare in lavastoviglie. Per fare in modo che tutto si lavi in maniera corretta, conviene che le stoviglie più pesanti e di dimensioni maggiori vadano collocate nel cestello inferiore. Parliamo soprattutto di pentole e padelle. Le griglie e le teglie utilizzate per il forno andrebbero posizionate lateralmente in modo da non bloccare il getto d’acqua. Ci vuole un po’ di dimestichezza per evitare che le pentole non escano linde e brillanti.
Tazze e bicchieri vanno posizionati, invece, nel cestello superiore della lavastoviglie. Se ci troviamo a fare i conti con i flute per lo champagne, naturalmente, la loro posizione sarà nel cestello inferiore perché hanno una forma slanciata.
Forchette e cucchiai vanno posizionati in un apposito scomparto: il manico sarà diretto verso il basso per fare in modo che il detersivo contrasti lo sporco e le macchie. Copione opposto per i coltelli che dovranno invece avere il manico diretto verso l’alto. Quest’operazione va effettuata anche in vista della rimozione delle posate dopo il lavaggio. I mestoli e le pinze, essendo di dimensioni maggiori, non vanno posizionati nel cestello delle posate ma collocati in modo orizzontale sul cestello superiore. Insomma dovete trovare spazio tra tazze e bicchieri.
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I contenitori in plastica, così come tutti gli altri oggetti fatti di questo materiale, andrebbero messi nel cestello in alto della lavastoviglie, dove solitamente posizioniamo anche bicchieri e tazze. Normalmente, infatti, l’elemento riscaldante è presente nella parte bassa dell’elettrodomestico: collocare lì gli oggetti in plastica potrebbe anche significare una loro possibile deformazione. Per oggetti dalla forma più particolare è sempre consigliato il cestello inferiore.
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Si parla di acqua dura quando è caratterizzata da livelli superiori di calcio, magnesio ed altri minerali. L’acqua dura rappresenta un ostacolo per il lavaggio delle stoviglie e talvolta può anche contrastare l’azione del sapone. Una delle cause più comuni ed evidenti è quella della formazione di patine bianche sulle superfici dei bicchieri di vetro.
Per verificare se anche a casa nostra ci sia una durezza dell’acqua, possiamo effettuare il cosiddetto test del bollitore. Se sulle pareti o sul fondo vedremo una patina di colore bianco, allora significa che c’è calcare e che dunque crea problemi pure all’operazione dell’ebollizione di acqua e latte.
Per contrastare la durezza dell’acqua, una soluzione c’è. Bisogna aggiungere particolari addolcitori, oltre che dedicarsi alla pulizia dell’elettrodomestico. Un nostro alleato sarà sicuramente il sale per la lavastoviglie in quanto ha la funzione di addolcire l’acqua e di fronteggiare il calcare. Potete dire addio ai bicchieri opachi!
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Il sale per lavastoviglie ha un ruolo importante nella fase del lavaggio. Ciò non vuol dire che entri in contatto diretto con le stoviglie ma soltanto con l’addolcitore, rifornendolo di sodio. Il sale per lavastoviglie è caratterizzato, infatti, da cloruro di sodio, così come il sale da cucina e quello marino. Questi ultimi però non possono essere utilizzati per il lavaggio delle stoviglie perché sono caratterizzati da una formula diversa e posseggono anche ferro e carbonati.
Il sale per lavastoviglie, di dimensioni maggiori rispetto al sale da cucina, va messo in un apposito scomparto, dove si trova l’addolcitore. Questa sezione è posizionata nel cestello inferiore della lavastoviglie, in prossimità dello scarico.
Per inserire il sale, bisogna svitare il tappo, versarlo all’interno del contenitore apposito e poi avvitarlo di nuovo. Il nostro suggerimento è quello di effettuare tale operazione una volta al mese.
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Può capitare, talvolta, di aprire lo sportello della lavastoviglie e di essere quasi costretti a tapparsi il naso per il cattivo odore. Come mai? Il tanfo è spesso causato dai residui del cibo che vanno ad accumularsi in alcune zone della lavastoviglie. I resti del mangiare tendono, infatti, a finire nei filtri e nelle guarnizioni. Spesso non sono nemmeno così visibili. Il cattivo odore, inoltre, può essere anche legato ad un uso raro della lavastoviglie: lo sporco si accumula e procura questa puzza nauseabonda.
All’origine del cattivo odore potrebbe esserci anche un errore di installazione dell’elettrodomestico. E’ il caso di correre ai ripari e per farlo bisogna anche consultare il libretto di istruzioni della lavastoviglie e leggere la parte dedicata alla pulizia e alla manutenzione. Un buon detersivo risolverà il problema e rimuoverà sia lo sporco che il cattivo odore.
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La lavastoviglie è un elettrodomestico che va pulito affinché si possa assicurare la brillantezza dei piatti, delle posate e delle pentole che si ripongono al suo interno. Chi utilizza la lavastoviglie con una cadenza regolare, o addirittura quotidiana, sa bene che i resti del cibo o di grasso si vanno ad accumulare all’interno dell’apparecchio. Ecco perché è necessario effettuare una corretta manutenzione. Occhio, allora, al libretto delle istruzioni: qui sono riportate tutte le regole da seguire per la pulizia del filtro.
Molto utili, in commercio, sono alcuni additivi in grado di rimuovere lo sporco, le macchie di unto e il calcare. Solitamente questi prodotti vanno collocati nello scomparto inferiore della lavastoviglie per poi procedere con un ciclo di lavaggio ad una temperatura elevata. Prestare cura ed attenzione per la lavastoviglie è necessario se poi il risultato che si vuole è quello di avere piatti, bicchieri e pentole ben pulite e linde.
Occhio pure alle eliche: anche queste possano intasarsi con resti di cibo e sporcizia varia. In un anno – secondo alcuni studio – sono almeno 8.000 i prodotti che vengono riposti all’interno di una lavastoviglie: ciò comporta la formazione di oltre 15 chilogrammi di sporcizia.
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Vi è mai capitato di ritrovarvi a fare i conti con le tazzine di caffè ancora sporche? Ebbene sì, talvolta può capitare. Ciò è legato ad una cattiva collocazione delle tazzine o ad un detersivo poco energico. Ci sono, infatti, prodotti indicati ad eliminare ogni forma di macchia e di residuo di cibo.
Un trucchetto, però, preferiamo svelarvelo comunque: prima di riporre la tazzina sporca di caffè nella lavastoviglie, riempitela con acqua bollente. Il risultato vi stupirà. Provare per credere.
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Non ci crederete, ma la lavastoviglie può essere molto utile non solo per pulire gli arnesi della cucina. In tanti, infatti, utilizzano questo elettrodomestico per disinfettare giocattoli di plastica, utensili e pupazzetti. Certo per questi oggetti va dedicato un intero ciclo di lavaggio, indipendente rispetto a quello rivolto alle stoviglie. E se pensavate che fosse un mito da sfatare, noi vi diremo che non è così: nella lavastoviglie potete lavare anche i berretti e i cappellini. Proprio così. State certi che lo sporco scomparirà completamente.
Oltre ad articoli in tessuto pare che anche gli stivali in gomma e le infradito, sempre in gomma, siano indicati per il lavaggio in lavastoviglie. Dopo posizionarli? Senza dubbio, nel cestello superiore.
E chi la usa a 360 gradi, preferisce lavare nella lavastoviglie anche gli attrezzi da giardino. Forche e palette possono trovarvi spazio facilmente. Evitate di inserire i prodotti in plastica in prossimità dell’elemento riscaldante in modo da scongiurare possibili deformazioni. Inotlre dopo questi cicli di lavaggio “alternativi” vi tocca pulire per bene l’elettrodomestico per rimuovere sporcizia, polvere e nel caso di attrezzi da giardinaggio anche le tracce di terreno.
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La risposta è senz’altro positiva. Non dovete farvi intimorire dalle grosse dimensioni di pentole e tegami: la lavastoviglie è in grado di pulire in profondità ogni oggetto risposto al suo interno. Certo, in alcuni casi, può essere richiesto e dunque può essere necessario un ciclo di lavaggio più forte. Con la lavastoviglie è possibile anche cancellare ogni traccia del cibo cotto al forno. Sia gli stampi che le teglie, le pirofile e le casseruole possono trovare, infatti, spazio nell’elettrodomestico più amato da single e da famiglie numerose. Prima vi consigliamo sempre di ammollarle leggermente nell’acqua. Tutto chiaro?
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La lavastoviglie è indicata per il lavaggio dei bicchieri in cristallo. E’ normale che toccherà a chi dispone le stoviglie al suo interno avere cura che i calici non vadano ad urtare l’uno con l’altro. Ci sono particolari prodotti indicati proprio per il lavaggio dei bicchieri. Il carrello superiore di questo elettrodomestico può essere abbassato o alzato a seconda della grandezza dei calici e dei bicchieri usati solitamente per fare i cocktail in quanto hanno una forma più allungata. L’unico pericolo, al termine dell’operazione di lavaggio, è la presenza delle odiose macchie bianche sulle superfici dei bicchieri. Questo capita, talvolta, anche per l’alta temperatura con cui è stato effettuato il lavaggio o perché sono stati usati saponi molto aggressivi. L’uso del sale e del brillantante servirà a donare nuovamente luce ai vostri bicchieri.
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Può capitare che la nostra lavastoviglie, così come ogni elettrodomestico presente in casa, abbia qualche problemino. Ce ne rendiamo conto dai piatti, dalle pentole e dalle posate che escono sporche nonostante il ciclo di lavaggio. Talvolta poi capita anche che l’elettrodomestico emetta un cattivo odore. Sono tutti sintomi che qualcosa non stia andando per il verso giusto. Vediamo insieme, allora, le possibili cause di un lavaggio poco efficiente delle stoviglie. Una delle cause di mancato funzionamento della lavastoviglie può essere ricondotta all’elevata durezza dell’acqua e dunque alla formazione di calcare all’interno dei tubi. Ciò causa un ostacolo al flusso dell’acqua tanto che a volte la lavastoviglie non riesce a completare il suo ciclo e quella presente all’interno dell’elettrodomestico ci resta perché non viene aspirata. La lavastoviglie non riesce a lavare bene anche se non viene pulita con regolarità. Soltanto una corretta cura e manutenzione evitano a questo elettrodomestico problemi di ostruzioni e di ingorghi.
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Con una cadenza regolare è opportuno effettuare un intervento di manutenzione alla nostra lavastoviglie. I fari saranno puntati, in primis, su quelle che sono le parti estraibili. Bisogna infatti verificare che non ci siano ingorghi. Spesso i resti di cibo intasano i filtri della lavastoviglie, compromettendone il suo funzionamento. Se viene riscontrata un’ostruzione, sarà necessario togliere il filtro, pulirlo e poi riporlo al suo posto.
Attenzione anche alle cerniere dello sportello e ai fori dei bracci irroratori. Anche queste aree più difficili da vedere possono essere vittime di ingorghi. Un buon detergente sarà comunque utile nell’intervento di pulizia delle tubature.
Il nostro suggerimento comunque è quello di procedere alla pulizia della lavastoviglie e alla sua manutenzione con una certa costanza e regolarità. Trascurare questa macchina significa non ottenere più i risultati ottimi per la pulizia delle stoviglie e soprattutto non assicurare una vita lunga all’elettrodomestico. Fondamentale di tanto in tanto effettuare pure un ciclo di lavaggio a vuoto; servirà a disinfettare la macchina lava piatti.
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La marca di una lavastoviglie conta ed anche tanto. E’ normale che un prodotto di qualità offra prestazioni superiori rispetto ad un elettrodomestico più economico. Le principali marche presenti sul mercato sono sicuramente Bosch, Whirlpool e Miele che mantengono standard più elevati. L’obiettivo di questi produttori mondiali è presentare prodotti che abbiano consumi inferiori ma servizi più avanzati. Gli ultimi modelli sono caratterizzati, infatti, dai sensori di carico e di sporco e addirittura possono essere programmati con dispositivi mobili. E’ naturale che più un prodotto sia superiore di qualità, più il suo prezzo sia maggiore rispetto alle lavastoviglie prodotte da brand low cost.
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Le lavastoviglie a due cestelli sono sicuramente più datate, ma anche le più comuni nelle case degli italiani. I cestelli per il carico sono due: al piano inferiore e superiore. In basso c’è anche il contenitore per le posate. Solitamente una lavastoviglie con due cestelli può ospitare fino a 13 coperti. Lo spazio riservato alle posate nel cestello inferiore non consente, infatti, di caricare ulteriori piatti, tegami e pentolame.
Le lavastoviglie a tre cestelli sono più moderne e solitamente presentano anche un prezzo superiore. Oltre ai due cestelli standard (inferiore e superiore), c’è un terzo cestello posizionato nella zona più alta della lavastoviglie e che serve per utensili da cucina e posate. Stavolta, dunque, il cestino per le posate non sarà collocato nel cestello inferiore come capita per le altre lavastoviglie. Questi elettrodomestici, dotati di tre cestelli, riescono ad ospitare oltre 14 coperti. La capacità è sicuramente superiore rispetto ai modelli con due cestelli.
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Prima di acquistare la lavastoviglie questa domanda è sicuramente la più gettonata: meglio il lavaggio a mano o con la lavastoviglie? Una volta comperata, naturalmente, non avrete più dubbi. La lavastoviglie è la scelta giusta sia da un punto di vista pratico e funzionale che economico. Lavare a mano pentole, piatti e posate avrà qualche conseguenza anche sulle vostre mani. Vi ritroverete, in poco, tempo a fare i conti con mani secche, screpolate e rosse. In inverno, poi, peggio ancora. Con il lavaggio in lavastoviglie questo problema non sussisterà: si possono usare semplicemente dei guanti in lattice per posizionare tutto ciò che c’è da lavare all’interno dell’elettrodomestico e mettere del sapone. Poi farà tutto la macchina al posto vostro.
Preferire la lavastoviglie al lavaggio a mano è sicuramente anche una questione di tempo. E’ chiaro che quando è la macchina ad occuparsi della pulizia di pentole, piatti e posate, ci si risparmi molto tempo. Una volta terminato il pranzo o la cena, non bisognerà dedicarsi al lavaggio ma semplicemente sciacquare tutto, riporre nel cestello e poi chiudere lo sportello. Si sceglie poi il programma giusto e il ciclo di lavaggio partirà e vi donerà dopo poco tempo tutto perfettamente pulito. Tutto più veloce, no?
Sicuramente la differenza principale tra il lavaggio a mano e la lavastoviglie è evidente pure dalla brillantezza e dalla pulizia delle posate. Talvolta, infatti, nel lavaggio a mano, nonostante la spugnetta e magari l’acqua calda per metterla in ammollo, i residui di cibo e di sporco non vanno via. La parte più complicata arriva quando bisogna pulire le forchette: il cibo si annida nella sua dentellatura a forma di pettine e la battaglia si complica. Quello che è certo, comunque, è che affidarsi ad una lavastoviglie equivale a non rovinarsi l’epidermide delle mani, a riposarsi e soprattutto a non perdere tempo. Il risultato vi lascerà sicuramente più soddisfatti.
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La lavastoviglie effettua dei lavaggi a determinate temperature. Non è un caso se siano state già prestabilite dai produttori. Vengono scelte affinché l’elettrodomestico lavori nel migliore dei modi. Il ciclo di lavaggio classico di una lavastoviglie è infatti di 65, 70 gradi. Si tratta di una temperatura necessaria per rimuovere ogni traccia di cibo, grasso e di unto dai piatti e dalle pentole, nonché per sciogliere il detersivo inserito nella macchina. Prima della fase di risciacquo, l’acqua verrà scaldata nuovamente e la temperatura arriverà a raggiungere pure gli 80 gradi. Ciò si traduce in stoviglie sterilizzate, sicure e brillanti. Ci sono poi lavaggi eco-sostenibili ad una temperatura più bassa ma comunque efficaci sul fronte della pulizia delle vostre stoviglie oltre che convenienti per le bollette.
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Chi punta ad una pulizia efficiente di pentole, piatti e bicchieri, non può non tenere conto del detersivo che usa. Le temperature elevate, fondamentali per il ciclo di lavaggio, possono determinare uno strato di calcare. La stessa situazione si verifica anche per le caldaie. Allora come fare per far fronte a questo problema e soprattutto non mettere a rischio la potenza e la l’efficacia della macchina? Semplice: basta acquistare un detersivo per lavastoviglie che sia di qualità e una volta al mese effettuare anche un lavaggio specifico contro la formazione di calcare. Non potrete che essere soddisfatti in quanto vi ritroverete con stoviglie pulite e un elettrodomestico sano, igienico e ben funzionante.
Certo un’altra scocciatura legata all’alta temperatura è quella delle macchie su bicchieri e piatti. Gli aloni si formano a causa del calcare. Utilizzando il giusto detersivo, combinato a sale e brillantante, questa patina bianca non verrà più a formarsi. Ma è chiaro che l’elettrodomestico vada sempre pulito.
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Il lavaggio dei coltelli a mano non è consigliato anche per una questione di sicurezza. Può capitare che per una distrazione, ci si tagli pure. Se abbiamo una lavastoviglie, è opportuno riporre i coltelli nel cestello riservato alle posate. I coltelli vanno posizionati con la punta indirizzata verso il basso e il manico verso l’alto in modo che poi sia pure più semplice toglierli al termine del lavaggio. Vanno usate delle pastiglie di qualità per lavastoviglie affinché possano uscire puliti e splendenti.
Se avete coltelli di qualità, evitate di metterli vicino. Meglio tenerli lontani così non urtano durante la fase del lavaggio. Ci sono alcune lavastoviglie più moderne che addirittura hanno un cestello portacoltelli indipendente rispetto al resto delle posate. Questo viene solitamente posizionato nel cestello superiore.
Anche scegliere le pastiglie giuste per le posate è fondamentale in quanto assicura la giusta lucentezza ad esse al termine del lavaggio. Tali detergenti garantiranno lo stesso risultato pure per piatti e pentole. Le pastiglie per lavastoviglie sono funzionali anche a rimuovere aloni e macchie. Talvolta è necessario è effettuare il prelavaggio per togliere le macchine più resistenti.
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L’etichetta “lavabile in lavastoviglie” serve a farti capire se un articolo può essere o meno trattato ad una temperatura molto alta senza però esserne compromesso sia da un punto di vista estetico che funzionale. Ci sono, infatti, alcuni prodotti che, a contatto con temperature elevate, rischiano di fondersi. A questo punto è consigliato non collocarli in lavastoviglie.
I bicchieri di vetro si possono lavare tranquillamente in lavastoviglie: si tratta di materiale idoneo a subire i cambiamenti di temperatura. Fatta eccezione per qualche prodotto più delicato, il vetro risulta un materiale compatibile per essere lavato in lavastoviglie. Gli oggetti in plastica, invece, non sono molto indicati per il lavaggio in lavastoviglie. Talvolta è meglio procedere con il lavaggio a mano se risultano avere punti di fusione molto bassi. Per sapere se un articolo è lavabile o meno in lavastoviglie bisogna dare un’occhiata all’etichetta o comunque ai simboli presenti solitamente sul fondo.
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Passiamo ad un aspetto molto importante per chi acquista una lavastoviglie. Che si viva da soli o che ci sia una famiglia numerosa in casa, è importante sapere quanto possiamo risparmiare con una lavastoviglie.
Secondo alcuni studi questo elettrodomestico, usato in modo efficiente e sempre a pieno carico, consente di consumare il 50 per cento di acqua in meno e il 28 per cento di energia in meno a confronto di chi lava piatti, pentole e posate a mano.
Chi procede manualmente, infatti, impiega maggiore tempo: anche un’ora se necessario e consuma tanti litri d’acqua. Si può arrivare a consumare pure 50 litri d’acqua per tanti coperti. Per lo stesso numero la lavastoviglie userebbe soltanto 12 litri d’acqua.
E’ normale che i dati cambiano a seconda del numero dei componenti della famiglia e del tipo di utilizzo della lavastoviglie. Sicuramente il consumo da parte di un single o di neo sposi è del tutto diverso se confrontato ad una famiglia numerosa. Se si usa la lavastoviglie tutti i giorni si può arrivare a risparmiare oltre 50 euro sull’acqua e oltre 100 euro sull’energia elettrica. Numeri importanti che, soprattutto di questi tempi, non bisogna affatto trascurare.
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Scegliere la lavastoviglie giusta non è semplice. Dipende dallo spazio presente in cucina e dal tipo di utilizzo che si intende fare. Naturalmente se viviamo in una casa più piccolina, conviene acquistare una lavastoviglie da tavolo. Si tratta di elettrodomestici molto compatti, ne esistono alcuni con dimensioni pari a 50×50 centimetri. Parliamo di una grandezza simile ad un forno a microonde. Insomma delle vere e proprie piccole lavastoviglie che hanno la possibilità di ospitare sei coperti. Ma come si dice? Nella bottiglia piccola c’è il vino buono. La lavastoviglie da tavolo è infatti un’ottima soluzione per i single e per coppie senza figli. Queste macchine sono adatte pure per essere posizionate su camper e all’interno delle case mobili. Insomma una grossa comodità per chi ha “quattro mura” più piccole del solito.
Le lavastoviglie da tavolo non sono ancorate in modo fisso ma sono collegate al lavello della cucina per prendere e poi scaricare l’acqua necessaria al ciclo di lavaggio. Niente paura per quanto riguarda l’aspetto qualitativo e funzionale: lavano allo stesso modo delle lavastoviglie standard. Inoltre, un altro aspetto positivo da non trascurare, è che queste mini lavastoviglie possono essere trasportate ovunque. Se vi trasferite, potete portare questa piccola lavastoviglie con voi.
Un altro tipo di lavastoviglie presente in commercio è quella compatta: non richiede molto spazio, parliamo di circa 45 centimetri. Si tratta di un elettrodomestico consigliato per chi ha una cucina piccolina o comunque media. Questi apparecchi, infatti, presentano 15 centimetri in meno rispetto ad una lavastoviglie standard ma il livello di pulizia non è affatto differente. Inoltre la lavastoviglie compatta accoglie pure 100 stoviglie pari dunque a 10 coperti. Una buona soluzione per le coppie e per le piccole famiglie. I costi non sono molto elevati: si parte da prezzi inferiori a 200 euro. Naturalmente il costo poi cambia a seconda delle opzioni e dei programmi presenti. Queste lavastoviglie compatte possono essere sia ad incasso che a libera installazione. Dunque, a voi la scelta!
Per chi vive in una casa grande e ha una famiglia numerosa, è sicuramente indicata la lavastoviglie extra large. Parliamo di macchine larghe, full-size, anche 60 centimetri. Queste apparecchiature possono essere posizionate in cucina tra i mobili o possono essere messe a vista. Esistono anche soluzioni ad incasso: in questo caso la lavastoviglie può essere anche del tutto coperta da un’anta di un mobile. Altre, invece, sono semplicemente pennellate e hanno i comandi a vista. Sono più comode. Queste ultime macchine risultano infatti, rispetto alle prime, sicuramente più facile da accedere.
Una lavastoviglie grande, come quella full-size, è capace di accogliere fino a 15 coperti. Inoltre i modelli più tecnologici sono dotati di una serie di programmi e sono caratterizzati anche da un timer. Insomma di lavastoviglie ve ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche; una soluzione per ogni famiglia. Non resta che lasciarsi andare ai propri gusti per effettuare la scelta migliore che vada poi a soddisfare quelle che sono le esigenze e le necessità di chi vive sotto lo stesso tetto.
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